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L'OSTRUZIONISMO DELLE ASSOCIAZIONI  

Mostrando di mirare ad altri obiettivi e non alla difesa delle imprese tv e radio private, tutte indistintamente le associazioni hanno impedito che le emittenti piccole e grandi fossero riconosciute a pieno titolo MEZZI DI PUBBLICA UTILITA', un traguardo ambito che sarebbe venuto dopo quasi 25 anni dall'avvento della emittenza privata.

Era, e probabilmente lo è ancora perché la questione Par condicio/conflitto di interessi è ancora di attualità, una opportunità da non perdere che rafforzerebbe l'emittenza televisiva e radiofonica - in particolare quella locale - conferendole un prestigio e una autorevolezza che fino ad oggi le è venuta qualche volta dagli enti locali.

Altra importante conquista, questa di carattere economico, verrebbe dall'INDENNIZZO che ogni emittente percepirebbe ad ogni tornata elettorale.

Il motivo per il quale le altre associazioni ci hanno lasciato soli a presentare il progetto che abbiamo descritto nel numero di novembre di Nuove Antenne, sintetizzato anche nel lancio alle agenzie pubblicato in questa stessa pagina, si lega a ciò che ripetiamo da anni senza temere di stancarci, ovvero a interessi di bottega che attraversano le varie associazioni, opposti a quelli degli operatori radiotelevisivi.

Invitiamo quindi gli affiliati alle altre associazioni che non intendano farsi del male da soli ad esercitare le necessarie pressioni affinché cessi un boicottaggio ingiustificato; se il Conna ha ideato un dispositivo di legge praticamente perfetto, funzionale sia per le emittenti piccole come per le grandi e che prima o poi dovrà essere adottato se si vorrà uscire da una situazione altrimenti senza sbocco, lo si discuta senza preconcetti: assicuriamo di dimenticarci di esserne gli autori.


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