Una
conquista del Conna
Non siamo soliti riportare grandi vittorie perché abbiamo a che fare
con fior di mascalzoni a tutti i livelli; qualche rara volta però, come nel caso tante
volte ricordato dei 4 trasmettitori della potenza massima di 400 W che hanno affrancato le
emittenti radiofoniche da canoni e cauzioni riusciamo a mettere a segno buoni colpi. Nei numeri di novembre e dicembre 1999 di Nuove Antenne, abbiamo
pubblicato un nostro disegno di "Par condicio" considerato che il parlamento
ormai era orientato ad emanare una di legge. In primo luogo questo progetto lo abbiamo presentato al professore
Andrea Manzella, autorevole, consigliere del capo dello Stato, poi non ci siamo fermati,
interessando tutta una serie di soggetti pronti ad assumere idee e proposte. Perfino
Mediaset fu informata in merito ai buoni affari che avrebbe potuto realizzare ad ogni
tornata elettorale se solo avesse adottato una posizione propositiva, ma in questo caso,
registrammo solo il puro rigetto delle nostre proposte anche per bocca dei rappresentati
della Frt. Ebbene, l'indennizzo alle emittenti locali (Mediaset avrebbe potuto
ottenerlo anche per le nazionali) è divenuto una realtà, prelevato proprio da dove noi
avevamo indicato, ovvero dal finanziamento post elettorale ai partiti, insieme ad un
riconoscimento ufficiale implicito della validità delle emittenti locali. L'ira furibonda che ne è scaturita da parte di un settore politico e
delle associazioni, senza che neppure per un momento prevalesse il buon senso, è storia
che tutti conosciamo. Purtroppo, l'angoscia seminata dalle associazioni e la
disorganizzazione delle forze politiche e dei Corerat ha permesso di effettuare appena un
assaggio dei benefici della legge, e solo le persone capaci di ragionare con la loro testa
(tra le quali Filippo Rebecchini, presidente della Frt) hanno capito quanta idiozia ci
fosse in quanti dall'interno dell'emittenza (quando non era paura di incorrere in pesanti
sanzioni) avversavano una legge sacrosanta che oltre a far incamerare preziose risorse
economiche, consentiva alle "locali" di avere finalmente quei riconoscimenti di
operatori sul territorio che a lungo si era tentato di ignorare. Il buon funzionamento della legge lo si potrà verificare alla
prossima tornata elettorale quando i Corerat e le emittenti - passato lo sgomento -
decideranno di organizzarsi associandosi al Conna che è la sola organizzazione di
categoria non influenzata da gruppi politici di una parte o dell'altra e quindi in grado
di consigliare per il meglio. Basta pensare che le emittenti televisive del Lazio,
indirizzate principalmente da Teleambiente che fa parte del Conna, hanno guadagnato dalla
sola campagna politica per le regionali circa 20/25 milioni di lire ciascuna e le radio
circa un terzo di questa somma, per giunta onorate e rispettate dai vari candidati.
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