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SPACCATURA NELLA FRT

Ah, Filippo Filippo...

Fuoco, fiamme, fulmini e saette contro la Par Condicio; Frt Aer e soci accomunati da una "battaglia" che ne rivela la vera identità contro gli interessi di fondo delle imprese radiotelevisive.
Una disdicevole gazzarra: inviti alle emittenti di boicottare la legge n.28 del 22 marzo 2000 accampando presunte limitazioni della libertà informativa; comunicati, cassette video e audio mandate alle emittenti seminazionali e locali, queste ultime letteralmente terrorizzate dall'incorrere in errori con conseguenti, pesanti sanzioni.
Poi cosa si scopre, che il presidente della Frt, Filippo Rebecchini, titolare anche della televisione romana SUPER 3 che verrebbe ai primi posti nel Lazio in quanto ad ascolti, ha deciso di trasmettere a tutto andare spot pagati privatamente e da quello Stato autore della legge definita "infame" dalla sua associazione di cui è la massima espressione!
Grande sconcerto in quanti hanno obbedito alle "direttive" della Frt e di altri, intendendo non tanto dagli assistiti dalla pubblicità "traino" e dai programmi reperiti a condizioni agevolate, da sempre opportunisti, ma dai semplici iscritti a Frt, quelli che non godono di nessuna agevolazione; i "peones" che restano lì, da poverelli, come postulanti, sperando che qualche briciola finisca per cadere dal tavolo di Publitalia, pronti a raccoglierla, e che nel frattempo pagano cifre ingenti di iscrizione alla associazione egemonizzata da Mediaset.
Rebecchini, che, non dimentichiamolo, è quello che intende distruggere tutte le imprese radiotelevisive che non hanno una "dignità di impresa", ovvero che non siano super-coperte economicamente, una volta tanto non ha sbagliato: la sua è stata una scelta incoerente con la sua organizzazione ma perfettamente in armonia con il buon senso e con gli affari.
Certamente, si sarà guadagnato una raffica di insulti sanguinosi mormorati a mezza bocca dai suoi carissimi amici e colleghi, accuse di spregiudicatezza, di "vendere l'anima al diavolo" pur di far soldi o altro, di peggio, di più. 
Una volta tanto invece, il Conna vuole difendere l'atteggiamento del buon Rebecchini - persona tra l'altro educata e civile - per aver deciso di rompere il fronte dei cretini che non hanno capito che partecipando alla campagna elettorale le emittenti, oltre ad essere remunerate, avrebbero guadagnato in ufficialità e prestigio

.Super 3 

Fotografia scattata a SUPER 3 durante la campagna elettorale.

Filippo

Filippo, la nostra mascotte


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