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PAR CONDICIO 

Dopo alcuni mesi dalla denuncia sporta ai Carabinieri nei confronti del direttore del Tg1 Giulio Borrelli, colpevole a nostro giudizio di aver gravemente boicottato la legge di "Par condicio" non informando i cittadini dalla rete pubblica che dirigeva e gli operatori radiotelevisivi, ad un controllo che abbiamo effettuato presso il Tribunale penale di Roma abbiamo scoperto che l'istruttoria non era stata ancora aperta.
Chiesto immediatamente un incontro con il procuratore capo di Roma Salvatore Vecchione che ce lo ha concesso, abbiamo manifestato la necessità di rendere tempestive le istruttorie affinché la strada giudiziaria che abbiamo deciso di percorrere, anche per l'accertamento di altri possibili reati, possa dare i suoi frutti.
Radio e televisioni nel frattempo devono documentarsi per non lasciarsi cogliere di sorpresa (la legge di Par condicio è pubblicata sul nostro sito www.conna.it) e poter svolgere la prossima campagna elettorale beneficiando dei rimborsi previsti per legge e di quella ufficialità che viene dallo svolgimento di un pubblico servizio.
Insieme, sarà possibile rimuovere tutti gli ostacoli e i boicottaggi che vengono da diverse direzioni: l'ultima ci viene segnalata da una televisione nostra associata alle prese con il Corerat Abruzzo, il quale ha chiesto che l'Iva delle fatture di rimborso (non sappiamo a quale titolo) gravi sull'emittente e non sul committente.


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Nuove Antenne - Periodico del CONNA