<< Precedente

Home Page

Successiva >>


INVERSIONE DI TENDENZA 

Da questo numero di Nuove Antenne gli associati al Conna ed in genere i lettori, dopo 16 anni di regolare uscita del giornale, noteranno un cambiamento. Ma come, ci si dirà, proprio voi che avete sempre creduto nella politica oggi ci consigliate di rivolgerci alla magistratura?
Proprio così.
Nel tempo abbiamo parlato con centinaia di deputati e senatori al punto che i vari incontri non li abbiamo neppure più riportati come fa ancora qualcuno, tanto erano diventati di ordinaria amministrazione.
Cosa abbiamo ottenuto? Ben poco; qualche aggiustamento, un paio di emendamenti alle leggi, altre piccole cose rispetto a quelle che interessavano ai sottosegretari delegati dal ministro che sono tutti personali e del gruppo cui appartengono, nonostante i cittadini li paghino - e profumatamente - per fare i loro interessi.
Le leggi, vergate da legislatori improvvisati diretti dai loro amici/protettori, sono state concepite in funzione della concentrazione mediante l'acquisizione delle testate locali, a beneficio di reti nazionali e affatto utili e producenti per la collettività.
In questa situazione che investe tutte le forze politiche e interessa tutti i campi e non solo quello televisivo radiofonico, venendo a mancare la responsabilità parlamentare, una nazione viene gravemente orbata della funzione della politica che è fondamentale per la democrazia e la libertà.
Indicare come uscire da questo stato di cose esula dai nostri compiti, ma resta il fatto che non possiamo assistere inerti all'annientamento del nostro settore, sperando sempre che le leggi sbagliate colpiscano tutti meno che noi stessi.
Vuole il caso che da incompetenti e in malafede, i ministri e sottosegretari che si sono succeduti alle comunicazioni abbiano commesso un gran numero di errori. Non siamo i soli ad averli rilevati, ma a differenza nostra che non da oggi li gridiamo, altri sono restati in silenzio assistendo ad una distruzione che favoriva le loro faccende.
In assenza della politica quindi non rimane che la magistratura, quella più illuminata si intende, che studia gli atti e non li liquida senza neppure guardarli. Lo scandalo al Consiglio di Stato che denunciamo è un esempio di cattiva giustizia e la nostra associazione in merito alle cause che verranno proposte con richieste di danni allo Stato per centinaia di miliardi vigilerà, pronta a denunciare al Consiglio superiore della magistratura ogni insolvenza.
Come ha ben scritto il professor Carlo Lombardi nel suo ricorso al Tar, stampare un giornale è cosa semplice e affatto dispendiosa; vogliamo che far radio e televisione in area locale - che fa parte del diritto di esprimersi sancito dall'articolo 21 della Costituzione - SIA COSA ALTRETTANTO SEMPLICE ED ECONOMICA: il disegno di legge 1138 non procede in questo senso anzi, persegue fini opposti in direzione di una ulteriore concentrazione.


<< Precedente

Inizio Pagina

Successiva >>

Nuove Antenne - Periodico del CONNA